martedì 11 dicembre 2007
IL RAGLIO DEI MEDIOCRI
Era ovvio, dopo l’annuncio spettacolare del nascituro Popolo della Libertà, ecco arrivare puntuale il caso scandaloso di intercettazioni telefoniche che naturalmente coinvolge in qualche modo Berlusconi.
Ma guarda che combinazione.
Passate poche ore dalle parole "sanbabiline" di Berlusconi, La Repubblica entra in possesso di conversazioni "segrete" tra i vertici di Mediaset e della Rai.Chiunque si intenda minimamente di comunicazione televisiva o di stampa sa quanto sia assolutamente normale uno scambio di informazioni tra giornalisti.
Oltretutto in questo caso la cosa più “grave” riportata sarebbe una telefonata per prendere tempo nel comunicare i risultati elettorali (sfavorevoli al centrodestra) per le amministrative.
Accidenti, che scoop!!
Evidentemente il signor De Benedetti è molto preoccupato per ciò che va appalesandosi all’orizzonte.
Forse teme il dialogo Berlusconi -Veltroni? Forse l’amico Prodi ha chiesto aiuto? Forse teme che ci si accordi per le elezioni anticipate o per un governo di larghe intese con annessa caduta prodiana?Qualsiasi sia il timore della coppia De Benedetti Prodi, il trucchetto delle intercettazioni a orologeria non funziona. Anzi, credo che sortirà l’effetto opposto. Veltroni e Berlusconi non amano Prodi, non sono due ingenui e se sarà loro convenienza troveranno un punto di incontro. Inoltre è evidente a chiunque che il sindaco di Roma abbia una gran voglia di “moderazione centrista” e che il suo grande desiderio sia scrollarsi di dosso la sinistra che, a dir la verità, si è quasi del tutto scrollata da sola…Berlusconi fin dal giorno dopo delle elezioni tarocche, aveva proposto un governo di larghe intese, ora vedremo se i due leader giungeranno ad un accordo.Immagino che Walter non stia impazzendo all’idea di elezioni anticipate anche perché sa benissimo che in questo momento gli italiani voterebbero in massa per il centrodestra, come ha dimostrato la raccolta delle firme per la petizione al Presidente della Repubblica per nuove elezioni.E’ vero anche che le beghe interne alla Casa delle Libertà potrebbero farlo sperare… ma Veltroni non è un novellino e sa che le cose in politica possono cambiare molto velocemente.
Non mi attarderò perciò in giudizi negativi sulle reazioni scomposte di Fini e Casini che trovo di una mediocrità rara che avvalora la loro debolezza, anche perché sono convinta che al momento delle decisioni i due ragazzi torneranno a più miti consigli se vogliono stare nello scenario politico che conta e decide.
Il timore di un ritorno berlusconiano quindi aleggia sulle stanze parlamentari, ma anche il desiderio di protagonismo veltroniano è molto presente. Per questo i mediocri rumoreggiano…Insomma i giochi sono aperti, senza dimenticare che nel frattempo il governo degli incapaci si sta incartando sul welfare per cui si è chiesta l’ennesima fiducia. Dini ha già detto che non voterà se non cambiano alcuni parametri, la sinistra estrema è furente con Prodi, il sindacato ha detto chiaramente che l’accordo non rispecchia ciò che in precedenza era stato siglato col governo e confindustria ha espresso tutto lo sconforto possibile… Insomma un successo.Il solito rattoppo prodiano, la solita figuraccia.Non ci resta che sperare nel crollo di questo governo di disperati o incredibilmente nel dialogo Berlusconi – Veltroni.
E’ il colmo.
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