lunedì 17 dicembre 2007

DAL "TIR" AL "TAR" FINO ALLE "TOR"-TE IN FACCIA...

E così questo governo preoccupato di difendere la burocrazia e i suoi privilegi, questa classe politica statalista, che ha come rappresentante tipico proprio nel Ministro dei Trasporti Bianchi (grande ammiratore di Fidel Castro), ha sottovalutato le richieste dei tassisti e dei camionisti, portandoli alla decisione che solo la protesta selvaggia poteva costringere i politici ad ascoltare.



Difatti, così è stato per i tassisti e così è stato per i tir, dato che questa classe politica statalista non ha la minima idea della capacità di lotta che può esplodere in un gruppo di lavoratori indipendenti umiliati nei loro diritti.
Se ne sono accorti ed hanno dovuto cedere, promettere qualsiasi cosa (vedremo se manterranno) ed implorare di tornare al lavoro con una Italia paralizzata che chiedeva benzina e cibo.




Altra figura da trafficoni presuntuosi è stata quella del Generale Roberto Speciale cui il Tar del Lazio ha restituito la dignità offesa.
Tutti gli italiani avevano chiaramente compreso la vergogna che si era compiuta nel Parlamento e prima ancora nelle segrete stanze di Visco, Padoa Schioppa e Prodi.
Nessuno si dimette?






Non ci scorderemo di ricordare che sempre il Tar aveva già preso a schiaffoni il governo Prodi per la vicenda Rai.

Infatti il governo con un rigurgito di “democrazia” aveva deciso la sostituzione del consigliere Angelo Maria Petroni in seno al Cda di Viale Mazzini.
Il Tar ha accolto il ricorso ed il presidente prodiano della televisione pubblica si è ritrovato in una situazione a dir poco imbarazzante.
Ma nessuno si dimette?



Dopo queste ultime azioni da governo fuorilegge, alcuni esponenti fanno dei distinguo.
Ma non è più tempo dei piagnistei da risentimento democratico.
Il banditismo del governo va affrontato con incisiva incrollabile determinazione.
Dalle trincee della nostra paziente esasperazione un unico grido ci deve accomunare: “Basta!!




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