domenica 16 marzo 2008

CANDIDATA AL SENATO. GRAZIE SILVIO !

Grazie Presidente per il riconoscimento che hai voluto dare al mio impegno per il Partito.

Grazie da chi è entrata in Forza Italia nell’ottobre del 1993 quando ancora tutti ci davano dei pazzi ed ha continuato a crederci fino ad oggi.

Grazie da chi ha fondato, con il tuo accordo, il movimento femminile all’interno del Partito.

Grazie da chi, per due legislature, ha amministrato la Provincia di Milano.

Grazie da chi, per quattordici anni è stata fedele ai nostri ideali e crede nel nuovo fisco per le imprese ed i cittadini, nella famiglia, nella necessità di infrastrutture vere, nelle nuove fonti di energia e telecomunicazioni, nella riforma del lavoro, nelle “nostre” liberalizzazioni, nel sostegno al “made in Italy”, nella riorganizzazione della pubblica amministrazione, nelle regole serie per una sicurezza reale.

Grazie da chi non deluderà i nostri elettori.

Grazie da chi ama profondamente questa nostra Italia.


Grazie da una donna.

domenica 2 marzo 2008

ALLA MIA ITALIA

... un consiglio da amica!



E BRAVO IL MIO PRESIDENTE !

A parte ogni considerazione sulle furberie trasformiste Veltroniane che corre “solo” poi corre “libero” perché si è accorto che nessuno poteva credere ad una solitudine così affollata, chi davvero sta correndo con un partito unico è Silvio Berlusconi.
Sarebbe stato facile e comodo fare un accordo con Mastella negli ultimi giorni prima dello start, ma molto coerentemente e fatemi dire seriamente, ha deciso per il no.

Bravo Silvio. Perfetto.

IL SOLITO GALLO SULLA SPAZZATURA


Ed ecco che, come ho scritto l’8 gennaio, “ 'o gall’ ncopp’ 'a munnezza ” cioè il signor Bassolino, non se ne vuole proprio andare. Non molla!

Anzi, dichiara con una faccia da schiaffi unica e indimenticabile, che lui non “deve” andare perché altrimenti abbandonerebbe i napoletani…

Non si faccia questi scrupoli caro Bassolino.

I napoletani onesti e schifati non vogliono più vedere certe facce.
Un pò come gli italiani con il governo Prodi, presidente di un Pd che finge di non conoscerlo.

Se ne vada Governatore Bassolino e si auguri che la memoria sia corta, ma tanto corta.

Cortissima.

lunedì 25 febbraio 2008

WALTER IL CAMALEONTE


Sì, Walter è molto abile nel presentarsi in modo diverso quando gli è utile apparire un altro.
E’ un abile affabulatore, un buon comunicatore (anche se un po’ scontato) e soprattutto gli piace fare il serafico, il buono, il politically correct.
Tutti sappiamo che in realtà è un freddo calcolatore, un cinico tagliatore di teste ed un manipolatore di uomini.

I lettori di sinistra diranno che il Cavaliere è ben peggio… Errore.

Berlusconi non avrebbe mai saputo cacciare un De Mita dal partito e lo dimostreranno le liste elettorali nelle quali ritroveremo tutti gli uscenti, con buona pace di chi sperava in una poltroncina.

Berlusconi non è un “finto”, anzi a volte paga proprio la sua schiettezza. Questo è uno dei motivi per cui la convivenza col democristiano Casini era difficoltosa…


Ma torniamo a Veltroni.

Solo qualche settimana fa ci riempiva le orecchie con il suo “correrò da solo!” e sentenziava “facesse così anche Berlusconi!”

Risultato?

Berlusconi corre col partito unico e due aggregazioni con partiti locali al nord ed al sud (Lega e Mda)Veltroni ha fatto il solito pataracchio. L’Italia dei valori collegata ma non unita, Radicali smembrati e azzoppati (Pannella cacciato malamente dal sorridente Walter) e nelle elezioni locali è confermata l'unione con l'estrema sinistra.
Intanto il camaleonte candida il "Piaggione" Colaninno (figlio di cotanto padre che si è molto arricchito grazie ad alcune furbate…) e l’operaio della Tyssen. Vuole solo giovani (cacciando De Mita ed altri per “anzianità”) e poi candida l’ultraottantenne Veronesi che ormai è solo la bandiera del ricco Centro Oncologico qui a Milano, ma che sa trattare molto bene con Ligresti per i terreni del suo centro.

Sarà anche anzianotto ma può essere utile, vero Walter?

Nel frattempo assistiamo al solito balletto delle poltrone.Infatti Walter era vice presidente di Prodi e Rutelli stava al Campidoglio. Poi Rutelli è diventato vice presidente di Prodi e Walter è andato al Campidoglio, adesso si propongono uno per il Campidoglio, l'altro per la poltrona del “fu” Prodi, ma sono sempre gli stessi.

Ha ragione Berlusconi, è un giro di Walter…

Quel Walter camaleontico che cambia colore a seconda delle opportunità. Ieri comunista membro del Pci dei Ds e dell’Unione, poi “mai stato comunista” ed oggi è (udite, udite) “il centro”!!Fantastico.

Per fortuna la campagna elettorale è breve altrimenti correvamo il rischio di vederlo con i mocassini rossi del Papa.


Ringraziando il cielo, gli italiani non sono fessi, a volte sono un po’ distratti, ma al momento opportuno sapranno riconoscere il buon vecchio comunista sorridente. Qualsiasi colore abbia.

martedì 19 febbraio 2008

COMUNISTA MA DEMOCRISTIANO … OPERAIO MA IMPRENDITORE … PARTITO UNICO MA AMMUCCHIATA … SORRIDENTE MA TANTO OPPORTUNISTA


Ed ecco Walter Veltroni partire a bordo del suo pullman tinta Lega Nord con il suo codazzo ed i suoi slogan. Sorriso bloccato sul volto, atteggiamento baldanzoso, numeri dati a capocchia.
Con la benedizione di Prodi, il carrozzone è partito e Walter andrà a stringere mani porta a porta, cercando di far dimenticare il disastroso governo di centrosinistra, le tasse aumentate, la sicurezza diminuita, i rifiuti campani, la contrapposizione con la Chiesa.
E Walter ha anche presentato un programma! Sì, 12 punti che possono essere perfettamente sovrapposti a quelli del Popolo della Libertà, ma che importa. L’obbiettivo è confondere le acque, promettere di abbassare le tasse quando il suo presidente Prodi le ha appena alzate, promettere di fare il ponte sullo stretto e la Tav quando il governo del suo presidente Prodi ha bloccato tutto, promettere sicurezza quando il premier Prodi aveva tagliato i finanziamenti alle forze armate e spalancato le porte ai clandestini, promettere la certezza della pena quando il suo presidente Prodi ha approvato l’indulto. Insomma la solita litania del “ma anche” tanto cara a Veltroni.

Vogliamo parlare delle candidature? Il figlio Colaninno “ma anche” l’operaio della Tyssen Krupp.
Vi dirò che la candidatura del rampollo mi ha infastidita perché ha l’aspetto di una cambialona pagata agli industriali (e che industriali!!!) ma la candidatura del operaio della Tyssen mi ha fatto davvero ribrezzo. L’utilizzo della morte di quei poveri ragazzi al fine elettorale è disgustosa. Avrei compreso la candidatura di un operaio della Fiat, dell’Ilva o di qualsiasi altra fabbrica, ma della Tyssen no. Ha un sapore pubblicitario che mi stomaca perché collegato ad una strage. Si è lavato la coscienza il santo Walter. Non mi piace, dà il metro di quanto l’uomo “usi” ciò che gli fa comodo per impressionare quei poveracci che ancora credono alle panzane del centrosinistra. Non “se po’ fa” proprio tutto, caro Walter.

Il Kennediano-Clintoniano-Obamiamo, ma anche un po’ comunista-democristiano-finto/berlusconiano sta esagerando.

Le urne glielo faranno capire.

domenica 10 febbraio 2008

WALTER, YOU CAN ... GO HOME

Caro Walter, al contrario dei tanti pseudo intellettuali di sinistra che si stanno sperticando in lodi ridicole per la tua obamiana affermazione, vorrei ricordarti che fare “l’amerrikano” non ti ha mai portato molta fortuna.
Ricorderai bene il tuo “I care” che nel 2001, da segretario dei Ds, scopiazzasti da Don Milani.

All’epoca Berlusconi vi stracciò. Come credi finirà citando Obama?
Io ho l’impressione che dovresti pensare alle cose concrete. Un programma ad esempio, che non arriva mai.
Non ti illudere che la speranza possa animare i tuoi elettori. Il vostro elettorato è stanco, demotivato. Deluso da una pressione fiscale abnorme, sfiancato da promesse mai mantenute, incredulo di fronte al fallimento totale.
Oggi abbiamo scoperto che dal tesoretto raccontato dal tuo Presidente Prodi siamo giunti ad un buco da 7 miliardi di euro.

Ed è altresì inutile che tu faccia disperati tentativi per presentarti come “il nuovo” sappiamo tutti benissimo che sei in politica da più di 30 anni. Sei patetico.

Ti ricorderai spero di quando da ragazzino eri iscritto alla Federazione Giovanile Comunista e andavi a lezione di politica alle Frattocchie da cui sono usciti quasi tutti i dirigenti del PCI o di quando nel 1976 eri consigliere comunale di Roma del PCI o di quando nel 1987 eri deputato e membro del comitato centrale del Partito Comunista Italiano … E della direzione dell’Unità di 15 anni fa, ti ricordi?
Ma certo tu sei “il nuovo” e soprattutto non sei comunista. Ammetterai che con questo curriculum non è bello prendere in giro la gente!

Ho l’impressione caro Walter che tu ci stia raccontando molte bugie, ma sarà un problema dei tuoi elettori comprendere il tuo disegno. Noi l’abbiamo già capito.
Sappiamo che il Pd è nato dalla disperazione. Una furba operazione nata a tavolino tesa ad unire i comunisti e i democristiani che ha disgustato gli estremisti di sinistra ed i centristi veri, ma che ti ha permesso di presentarti a quei pochi che ancora ci vogliono credere, come un arguto mediatore.
In realtà hai salvato il salvabile insieme a Prodi, il grande fallito.

Ma che tu ora ci venga a raccontare che “se po’ fa’” (we can) è pretendere troppo.

Potrai batterti e cercare di illudere un certo elettorato di sinistra ma la “Cosa Rossa” non ti renderà facile la vita. E poi c’è Berlusconi. Tu che di comunicazione qualcosa capisci, sai benissimo che sarà una battaglia persa. Il Cavaliere non ti lascerà scampo e comprendo bene il tuo tentativo di ipotizzare possibili accordi post elettorali. Sai bene come andrà a finire. Berlusconi vincerà le elezioni e tu dovrai cominciare a guardarti alle spalle. D’Alema è sempre lì.

Quindi caro Walter è vero, “you can”.
You can try… ma attento, you can go home.

L' ITALIA RIPARTE !!

Finalmente è caduto il governo Prodi e si vota.

Noi ripartiamo ... vieni anche tu !


Alessandra

(Dedico la musica ed i contenuti di questo filmato alla mia adorata madre. Oggi sarebbe stato il suo compleanno, purtroppo però non è più con me ... Auguri mamma!)

giovedì 31 gennaio 2008

ALLORA, VOGLIAMO SMETTERLA ?

Proprio non vogliono arrendersi.
L’Italia chiede un nuovo governo, la situazione è allo sbando totale e loro cosa fanno?
Parlano, si consultano, si riuniscono, contano. E soprattutto sperano.
Sperano di fermare il fiume in piena del centrodestra che sta travolgendo la loro insipienza, la loro incapacità.
Le loro fratture interne hanno già massacrato gli italiani in 20 mesi di governo ed ora sempre per loro problematiche interne, continuano ad aggrovigliare le cose in una matassa sempre più confusa.
E’ sempre il solito problema. D’Alema, Prodi, Veltroni…
E poi c’è Napolitano che cerca di accontentare tutti e intanto disgusta gli italiani.
Ora abbiamo l’esploratore.
Marini troverà un muro sul suo cammino, Berlusconi Fini Casini e Bossi.
Non avrà i numeri e non potrà avere un governo votato dalle Camere. Eppure ci prova.
Ha dichiarato tra pochi intimi che “non poteva tirarsi indietro” ma che non andrà in Parlamento a farsi bocciare.
E allora?
Vogliamo smetterla di prendere in giro la gente? Vogliamo permettere agli italiani di scegliersi un governo? Vogliamo tentare di essere limpidi e democratici?
No. Si traccheggia, di fa melina, si fa passare il tempo. E intanto si tenta di togliersi di torno Prodi ed il suo entourage come si fece già in passato.
Si parla della prima bozza Bianco, della proposta Vassallo-Ceccanti, della seconda bozza Bianco, del maggioritario francese, del proporzionale tedesco e del sistema spagnolo. Intanto però l'unica certezza è il referendum ammesso dalla Consulta e soprattutto l’unica cosa certa è la rabbia degli italiani.
In realtà il centrosinistra cerca di mettere una toppa e di arrivare al momento in cui si dovranno fare le famose 600 nomine dei cda in scadenza. E ovviamente non si tratta dei cda della bocciofila…
Marini arriverà ad un risultato dignitoso. Se vi riuscisse vorrei chiedergli quale legge elettorale sarà in grado di presentare che in poche settimane. Come metterà tutti d’accordo?
Se, come più probabile, non riuscirà a trovare i numeri per sopravvivere a chi passerà la palla?
Al solito inossidabile Amato forse? Altro tentativo ed altro tempo perso?
Vedremo quanto durerà questa pantomima.

Intanto l’Italia paga.

venerdì 25 gennaio 2008

EI FU

Ei fu. Siccome immobile,
Dato il mortal conteggio,
Stette il Prodi immemore
Orbo del suo governo,
Così appagata, gioiosa
L’Italia al video sta.


(Alessandro Manzoni mi perdonerà per il gioco...)



E’ finita.
Il peggiore governo dell’Italia Repubblicana è crollato. Era ovvio. Lo andavamo dicendo da sempre. Una accozzaglia di pensieri politici così differenti non poteva che implodere.

L’arroganza prodiana è sepolta.

La voglia di statalismo sta per essere spazzata da un nuovo vento di libertà.

E per favore non ci vengano a raccontare di voler riformulare la legge elettorale. Sono riusciti a scansare il referendum ed ora vogliono traccheggiare con la scusa di una nuova legge elettorale che, abbiamo potuto notare, non ha l’accordo di alcuno? Ci sarebbe il miracolo in due mesi?

Hanno discusso parlato, si sono riuniti e Bianco ha partorito una proposta che non ha mai trovato l’unanimità. Oggi pur di sfuggire al giudizio del popolo si inventano accordi improbabili sulla legge elettorale…

Walter Vetroni non è pronto alle elezioni e sfugge, Casini ha voglia di “scudo crociato” e sfugge, Napolitano vorrebbe temporeggiare il più possibile prima di consegnare le chiavi di Palazzo Chigi a Berlusconi e sfugge…

La smettano di dire e fare schifezze.

In realtà un governo di transizione non porterebbe in tempi brevi alla nuova legge elettorale, non governerebbe l’economia, non curerebbe lo sfascio, ma in realtà porterebbe a poter fare le famose nomine cui teneva tanto Prodi.

Basta.

Gli italiani hanno bisogno di un governo. Non di buffoni seduti su comode poltrone.

E attenzione, il livello di sopportazione è giunto al massimo.

Il pericolo di una reazione dura di gran parte degli italiani non è una ipotesi peregrina.

“Guardati dall'ira dei miti !” dice la Bibbia, se lo ricordi, Presidente Napolitano.